lunedì 1 settembre 2008

Relazione Grotta della Dama e Mallattate Domenica 06-04-2008

Grotta della Dama e Mallattate


Domenica 06-04-2008

Partecipanti:

Fabrizio Paoloni
Francesca Cecaloni
Enzo Franceschelli
Angelo Procaccianti ( Nerone )

Prima di salire verso Cappadocia, ci siamo fermati a controllare il livello idrico della risorgenza delle Ruttelle.
Il ruscello che forma la risorgenza oggi è circa la metà di quello osservato due settimane prima nel periodo delle piene di tutta la zona.
Arrivati dove si parcheggiano le macchine per Mallattate, ci siamo incontrati con Nerone, da lì tutti insieme siamo scesi alla grotta della Dama ed abbiamo visitato il ramo aperto da qualcuno non ancora definito.
( Grotta della Dama )
Il lavori di disostruzione sono stati eseguiti in modo anomalo per gli speleologi, usando delle punte da trapano molto grandi a poi rompendo la roccia indebolita dai fori.
Rispetto al vecchi rilievo risalente alla seconda metà degli anni settanta, sono proseguiti, dopo la disostruzione per circa dieci metri in due diverse direzioni, quella orizzontale chiude, mentre in quella che scende con un saltino di circa due metri, c’è una notevole corrente di aria che dall’esterno entra nella grotta, chiudendo in strettoia ancora impraticabile.
Tutte la prosecuzioni sono in frana quasi completamente cementata, quindi abbiamo ipotizzato che si tratti di una frana molto vecchia, ma rimangono ragionevoli dubbi in quanto c’è presenza di conglomerati calcarei, ed anche di molti detriti apparentemente puliti, segno di movimenti recenti.
La grotta si presenta con un ingresso molto alto e largo, circa otto metri per cinque, mentre fino alla frana si percorrono almeno venti metri ed è una risorgenza apparentemente fossile o attiva solo in casi estremi.
( Grotta di Mallattate )
Decidiamo di scendere anche a Mallattate quindi senza cambiarci ci avviamo verso la grotta.
Scendiamo il primo scivolo molto instabile e subito si sente il rumore dell’acqua sottostante, scendiamo nel ramo laterale passando nella strettoia di sinistra da dove proviene il frastuono dell’acqua e da dove passa la corrente d’aria che dall’esterno entra nella grotta.
Raggiunto il punto dove hanno disostruito nello stesso modo usato nella grotta della Dama, abbiamo cercato di capire di quanto avevano compromesso la possibilità di creare un collegamento che permetta di passare ad una persona.
La vecchia e più probabile strada, ormai è stata riempita di detriti anche abbastanza grandi, da non poter più ipotizzare una disostruzione, mentre l’unica via rimasta è talmente impegnativa che è stata abbandonata anche dei demolitori pazzi che ci hanno preceduto.

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