lunedì 1 settembre 2008

Relazione Ju Bambino 2 Data: 8/9 febbraio 2008

Relazione Ju Bambino 2 Data: 8/9 febbraio 2008

Ju Bambino 2

Data: 8/9 febbraio 2008


Partecipanti:

Angelo Procaccianti (Nerone)
Andrea Picchioni
Fabrizio Paoloni

E’ un po’ di tempo che Angelo mi parla di una fessura da disostruire dalle parti di Cervara, ma per terminare le esplorazioni di Valle Impuni l’abbiamo trascurata fino ad oggi.
Mi racconta che si tratta di una cosa particolare per la zona, in quanto dalla grotta esce aria calda ed è situata ad una quota bassa rispetto alla gran parte delle cavità conosciute in quelle montagne.
Particolare perché si comporta da ingresso alto ed è ad una quota inferiore a molte risorgenze della zona, perché l’aria che fuoriesce è molto più calda di quella registrata in tutte grotte della zona e soprattutto perché non molto lontano ci sono le risorgenze sulfuree di Marano Equo.
Alle nove ci vediamo al settimo kl della “Cervara”, la strada che collega Arsoli a Subiaco passando sotto il paese di Cervara di Roma, li lasciamo le auto e caricati gli zaini in spalla scendiamo verso la grotta.
Con noi abbiamo un gruppo elettrogeno ed un demolitore che useremo per la disostruzione, l’avvicinamento non è complicato ma con tutti quegli arnesi è stato pesante.
Arrivati sul posto abbiamo cominciato la disostruzione, la grotta si presenta con una fessura non tanto stretta ma comunque impraticabile, la parete sinistra è probabilmente un riempimento di frana, e molto instabile, mentre quella di destra è più compatta ma un po’ fessurata e concrezionata.
Lavoriamo fino verso le quindici e di colpo il demolitore ci abbandona, quindi smontiamo e decidiamo di rientrare.
Il lavoro e più o meno a metà ad io ed Andrea decidiamo di tornare l’indomani mattina, mentre Angelo ci raggiungerà dopo pranzo, cosi andiamo a dormire a casa di Andrea a Tagliacozzo.
Prima di passare a casa, per accendere la stufa andiamo a vedere un inghiottitoio che ci hanno segnalato alcuni mesi fa appena passato il galoppatoio di Tagliacozzo.
Arrivati davanti all’inghiottitoio abbiamo visto due fiumi gettarsi sotto terra che non avevo mai notato prima e chissà dove risorgerà quell’acqua, visto che sotto c’è solamente la risorgenza dell’Imele, che andiamo a vedere immediatamente dopo, dove notiamo delle cose interessanti da vedere in futuro.
Cena dal Verrecchiano e a dormire.
Sabato mattina ci svegliamo presto e dopo una bella colazione partiamo per la grotta, ma appena usciti da Tagliacozzo ci fermiamo a vedere una serie di sgrottamenti interessanti dove c’è un fabbricato particolare che a prima vista sembra una captazione di un acquedotto ed un corso d’acqua che sembra fuoriuscire da sotto delle rocce che purtroppo non riusciamo a raggiungere per la folta e spinosa vegetazione.
Tornati alla macchina andiamo diretti alla grotta, ci fermiamo solo a prendere un pezzo di pizza per pranzo.
Giunti davanti alla grotta iniziamo a lavorare, ma la prima batteria del trapano ci abbandona subito, per fortuna la seconda è in perfetta efficienza e ci permetta di lavorare.
Verso le quattordici arriva anche Angelo ma purtroppo anche la seconda batteria ci abbandona senza permetterci di finire il lavoro.
Questa volta manca davvero poco.

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