lunedì 9 marzo 2009

Doppio Rum Sabato 7 marzo 2009







Partiamo presto Sabato, arriviamo a Subiaco dopo meno di un ora, il tempo è bello l’aria è gradevole.
Sulla strada per Campo dell’Osso, vista la giornata, iniziamo a sperare di poter arrivare fin sopra la grotta con la macchina, ma pian piano, inaspettatamente, davanti hai nostri occhi si disegna, a dir poco, un paesaggio alpino.
Si intravede, ai lati della strada, quasi un metro di neve.
Arrivati al parcheggio per andare alla grotta, troviamo Nerone, che pronto con le ciaspole, ci aspetta….
Noi, ignari di quello che ci aspetta ci cambiamo, poi tutti insieme partiamo per la grotta.
Percorsi i primi cento metri, battuti per la pista di fondo, siamo obbligati a svoltare in direzione della grotta, ma già dai primi passi ci affondiamo fin oltre le ginocchia…
….che male alla schiena!
Ancora convalescente dei miei precedenti posturali, continuo fino alla grotta, sempre più convinto nel rinunciare a scendere, ma una volta lì mi sono lasciato andare e sono sceso, tra l’altro per primo.
Scesi sia il 38 che il 14, già armati in precedenza da Nerone, do il via libera a chi mi segue ed inizio ad armare il pozzo seguente, che porta all’attuale, speriamo ancora per poco, fondo.
Già sotto il 14, il percolamento si fa intenso, arrivato al fondo è addirittura maggiore.
Scesi tutti e tre al fondo, iniziamo a fissare un telo, per ripararci dall’acqua che ci cade in testa.
Nel lavoro eseguito per il sistemare il telo, il cavo elettrico che ci fornisce energia dall’esterno, per il demolitore, si bagna e rimaniamo senza energia, quindi, demoralizzati decidiamo di tornare fuori.
Personalmente l’uscita è servita a molto, da ormai più di cinque mesi che non scendevo più in grotta, i risultati sono stati ottimi, non ho avuto un momento di esitazione, nè per stanchezza nè per manifestazioni dolorose varie.

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